Una tacita cura Il silenzio nel rapporto medico-paziente

Una tacita cura

Il silenzio nel rapporto medico-paziente

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Il silenzio non possiede un significato univoco, ma variabile in funzione di una molteplicità di fattori connessi da un lato alla situazione in cui viene espresso, dall’altro alle caratteristiche di chi lo esprime e allo stato d’animo che avverte. Può esprimere una profonda concentrazione o un blocco da paura, l’ascolto di un messaggio o il blocco della parola, la serenità o l’angoscia, l’analisi introspettiva o la paralisi del pensiero, l’incapacità o il rifiuto di rispondere a una richiesta, l’attesa di un avvenimento gratificante o angosciante. Nella relazione medicopaziente esistono molteplici tipologie di silenzio: questi possono rappresentare anche straordinari strumenti di comunicazione, possono condurre ad avvertire elementi significativi di conoscenza reciproca, possono distinguersi in spontanei e reattivi, in silenzi imposti o proposti, aggressivi o difensivi, distaccati, allusivi o ironici, essenziali o solenni…. Il testo esplora le diverse dimensioni del silenzio nella relazione di cura e propone un interessante sguardo sulle valenze terapeutiche che il tacere può assumere.

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Sull'autore

Marcello Cesa-Bianchi

Marcello Cesa-Bianchi è fondatore dell’Istituto di Psicologia e delle Scuole di Specializzazione in Psicologia e Psicologia Clinica, presso la Facoltà Medica dell’Università degli Studi di Milano. Autore di una sessantina di volumi e di circa un migliaio di articoli scientifici su vari aspetti della psicologia, si è dedicato, in particolare, negli ultimi anni, alla psicogerontologia. È stato insignito di tre lauree honoris causa da tre università italiane, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Università degli Studi di Torino. Ha ricevuto la Medaglia d’oro di Benemerenza dal comune di Milano. Ha pubblicato, nel 2009, a quattro mani con Carlo Cristini, il saggio Vecchio sarà lei! Muoversi, pensare, comunicare. Sempre per Guida è uscita la sua autobiografia, dal titolo Sempre in anticipo sul mio futuro, scritto insieme a Emanuela Mancino, nel 2012.

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