Lineamenti di una fenomenologia dell’arte

Lineamenti di una fenomenologia dell’arte

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Se il discorso fenomenologico ha un carattere di descrizione, questo testo assume tale dettato prendendo in esame l’ambito estetico-artistico e fornendo esempi inerenti a singole opere d’arte. Il punto di vista di un peculiare realismo critico delineato dall’autore nelle sue opere precedenti, in questo contesto viene articolato in rapporto alla questione dell’arte, prolungando le analisi svolte in passato, e muovendo il discorso a partire dall’orizzonte husserliano. Sulla base di una libera ispirazione rivolta al pensiero di Husserl, il lavoro persegue un carattere di sistema, all’interno del quale emergono le componenti fondamentali dell’arte che hanno fornito un quadro canonico ricorrente nelle estetiche più svariate; e in tal modo, la condizione del bello viene sondata sia nei tratti specifici delle singole arti, sia riguardo al rapporto fra le opere d’arte e l’ambito di referenza, sia nelle sue implicazioni metafisiche provviste di un indice di allusione.

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Sull'autore

Paolo Landi

Paolo Landi è nato a Livorno nel 1953. Tra le sue precedenti opere figura un’indagine fenomenologica articolata in sedici volumi, che comprende le seguenti monografie: Dell’insieme totale (“Giornale di Metafisica”, 2001-2004), Per una teoria dell’arte (2007), L’esperienza e l’insieme totale (2009), Idee per una semiologia fenomenologica (2014), Soggetto e mondo nel cinema di Pasolini (2017). Per Mimesis ha pubblicato Lineamenti di una fenomenologia dell’arte (2019), Principi di un realismo fenomenologico (2020) e L’uno, le parti e il tutto (2021). È inoltre autore di numerosi articoli sul cinema, larga parte dei quali è apparsa su “Cinemasessanta” e “Cinecritica”.

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