Le vie sociali dell’immaginario Per una sociologia del profondo

Le vie sociali dell’immaginario

Per una sociologia del profondo

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La questione dell’immaginario inizia lì dove termina la dicotomia che lo vede contrapporsi al reale. Fuoriuscendo da questa logica disgiuntiva, è possibile considerare l’immaginario come la sorgente della costruzione e della trasformazione della realtà sociale. Una serie di saggi – dedicati ai processi generativi degli ambienti socio-antropologici, alle dinamiche d’integrazione, di dominio e resistenza, al mutamento sociale, alle metamorfosi dei media, della politica, dell’economia e delle rappresentazioni dell’alterità, nonché al mondo degli oggetti – dà forma a un volume che, nato nell’ambito della neocostituita sezione Immaginario della Associazione Italiana di Sociologia, si propone di individuare nell’immaginario una possibile via d’accesso alla comprensione profonda della vita sociale.

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Sull'autore

Pier Luca Marzo

Pier Luca Marzo insegna Sociologia generale e dell’immaginario all’Università degli Studi di Messina. Attraverso l’approccio morfologico, i suoi interessi di ricerca sono orientati alla comprensione delle metamorfosi bio-sociali indotte dalla tecno-scienza. Lungo questo percorso scientifico, le sue pubblicazioni si sono occupate della naturalizzazione del mutamento sociale, di teoria sociale dell’artificiale, della costruzione digitale del corpo, di zootecnica politica, dell’immaginario neutro della tecnica, di accelerazione del tempo e postumano. A questo tema ha dedicato la sua ultima monografia La natura tecnica del tempo. L’epoca del post-umano tra storia e vita quotidiana (Mimesis, 2013). È fondatore e direttore della rivista “Im@go. A Journal of the Social Imaginary” (Mimesis) e membro del direttivo della sezione AIS – Immaginario.

Luca Mori

Luca Mori insegna Sociologia all’Università degli Studi di Verona. I suoi interessi di ricerca si concentrano principalmente nell’ambito della teoria sociale, della sociologia dell’immaginario, della sociologia della salute e degli studi sociali sulla scienza e la tecnologia. È membro del direttivo della sezione AIS – Immaginario e del comitato editoriale della collana Im@go books della casa editrice Mimesis. Tra le sue pubblicazioni: I numeri dell’io. Immaginario neoliberale e quantificazione del sé (Im@go, 2017); An Ambiguous Health Education: The Quantified Self and the Medicalization of the Mental Sphere (con A. Maturo e V. Moretti; IJSE, 2016). Assieme a Lorenzo Migliorati ha recentemente tradotto e curato l’edizione italiana di Trauma. La rappresentazione sociale del dolore di Jeffrey Alexander (Meltemi, 2018).