L’ottimismo di Giorgio Fano e il pessimismo di Giorgio Voghera Brani da lettere e testi

L’ottimismo di Giorgio Fano e il pessimismo di Giorgio Voghera

Brani da lettere e testi

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Giorgio Voghera è autore di uno dei più toccanti romanzi italiani del secondo dopoguerra, Il segreto, pubblicato sotto lo pseudonimo “Anonimo triestino”. Suo cugino Giorgio Fano è uno degli interpreti più originali del neo-idealismo italiano. Entrambi triestini, si incontrano e discutono in un epistolario commentato dall’autore Guido Fano, figlio di Giorgio Fano. Queste lettere raccontano magnificamente il passaggio di un’epoca, e forse ancor più l’eterna altalena fra due stati d’animo profondamente umani: l’avvilimento un po’ intellettualistico, ma mite e auto-compiaciuto di Voghera e l’entusiasmo contagioso e a volte un po’ frettoloso, ma seducente, di Giorgio Fano. Sono pagine commoventi di vita vissuta profondamente, dove il pensiero e le emozioni si compenetrano accompagnando il lettore in un’epopea intellettuale dal passato verso il presente.

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Sull'autore

Guido Fano

Guido Fano (Trieste, 1932) si è laureato con lode in Fisica presso l’Università di Roma nel 1955 e ha conseguito la libera docenza in Fisica teorica e Metodi matematici della fisica. Ha insegnato in diverse università, tra cui Napoli, Ferrara, Bologna e Marsiglia, fino a diventare professore ordinario di Metodi matematici della fisica. È uno specialista del problema quantistico dei molti-corpi, con particolare enfasi sugli aspetti matematici. È autore di circa 60 pubblicazioni su riviste internazionali e diversi libri di testo. Ora in pensione, ha curato l’autobiografia di sua madre Anna Fano, Giorgio e io. Un grande amore nella Trieste del primo Novecento (2012).

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