I mestieri di Orfeo Memoria, politica e teatro nel primo Rinascimento

I mestieri di Orfeo

Memoria, politica e teatro nel primo Rinascimento

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Agli esordi del Rinascimento italiano una schiera indefinita e varia di attori, poeti e musici rinnova l’antica pratica del cantare ad lyram del mitico poeta Orfeo. Il potere misterioso e terapeutico del suo canto, la sua performance e le tensioni tramandate dal mito si ricompongono in nuovi gesti, suoni e figure attraverso le apparizioni dei “nuovi Orfei” e il definirsi di nuovi valori e mestieri negli spazi civici e privati della performance: tra memoria, politica e teatro. Un teatro che, fondato su un gesto rituale, si afferma come teatro della e per la civitas, nonché veicolo privilegiato di comunicazione etica e politica e di costruzione di identità, carisma e consenso nella memoria collettiva.

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Sull'autore

Francesca Bortoletti

Francesca Bortoletti, storica del teatro, è Assistant Professor alla University of Minnesota. Formatasi presso l’Università di Bologna e il Centre d’Études Supérieures de la Renaissance – Tours, ha collaborato come Research Fellow al progetto ERC “Italian Voices” alla University of Leeds, lavorando sulla ricezione della cultura classica nella poesia recitativa e drammatica di corte. Attualmente sta dirigendo un progetto di ricerca sulla festa e sul rituale civico nel primo Rinascimento, che ha ricevuto il supporto, fra gli altri, della Delmas Foundation e dell’Italian Academy – Columbia University, di cui è stata Research Fellow nel 2014. Tra le sue pubblicazioni, Egloga e spettacolo nel primo Rinascimento (2008), L’attore del Parnaso (Mimesis, 2012) e, insieme ad A. Sacchi, La performance della memoria (2018).

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