Frutta fresca, corpi spezzati Braccianti migranti negli Stati Uniti d’America

Frutta fresca, corpi spezzati

Braccianti migranti negli Stati Uniti d’America

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Frutta fresca, corpi spezzati è un resoconto etnografico molto potente e profondo, che racconta la vita quotidiana dei migranti messicani impiegati nel settore agro-alimentare. Un lavoro che sappiamo essere indispensabile e di cui Seth M. Holmes ci mostra vizi e ambiguità. L’analisi si estende a tutte le forze del mercato svelando come il razzismo, unito a un particolare sentimento anti-immigratorio, non solo abbia infettato tutto il sistema, ma stia anche minando la salute pubblica e l’assistenza sanitaria. L’autore riesce a mostrare come l’equità sanitaria sia ostacolata dalla normalizzazione della sofferenza dei migranti, celata al mondo da processi sistemici di disumanizzazione, sfruttamento e oppressione che offuscano ogni senso di empatia per questi “lavoratori invisibili”. Etnografia e reportage di viaggio s’incontrano in queste suggestive pagine di Holmes, antropologo statunitense ampiamente stimato e riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Egli ha vissuto con famiglie indigene nelle montagne di Oaxaca, ha viaggiato illegalmente con i migranti messicani attraverso il deserto, fino all’Arizona, ed è stato incarcerato con loro prima che fossero deportati. Nei campi di lavoro agricolo degli Stati Uniti ha poi condiviso fatiche e sofferenze dei compagni, accompagnandoli in cliniche e ospedali se malati. La sua “antropologia incarnata” dà voce al dolore di quanti attraversano il confine: minacciati di espulsione e colpiti dalla violenza strutturale di un sistema che promette lavoro, ma che ignora i diritti umani e la salute dei lavoratori.

Dettagli libro

Sull'autore

Seth M. Holmes

Seth M. Holmes è antropologo e medico. Chancellor’s Professor di Antropologia medica, Salute pubblica e Società e ambiente presso l’Università della California, Berkeley, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti nei campi dell’antropologia, della sociologia e della geografia, tra cui il Margaret Mead Award nel 2014. Attualmente collabora anche con il Dipartimento di Antropologia sociale dell’Università di Barcellona e con l’ICREA – Catalan Institution for Research and Advanced Studies. Il suo lavoro si concentra sulle gerarchie sociali, le disuguaglianze sanitarie e i modi in cui queste vengono naturalizzate e normalizzate nella società e nell’assistenza sanitaria.

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