Cool, Hip, Beat Dal jazz moderno a Jack Kerouac

Cool, Hip, Beat

Dal jazz moderno a Jack Kerouac

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Alcuni aspetti dell’identità statunitense e la forza del suo soft power hanno concorso a rendere celebre, verso la metà del Novecento, uno stile creativo (tra musica, spettacolo e letteratura) e un atteggiamento sociale e comportamentale espressi da termini sintetici e fortunati come hip e cool. È stato soprattutto il jazz moderno, con personaggi di primo piano quali Duke Ellington, Lester Young, Miles Davis, Dizzy Gillespie, Thelonious Monk, Dave Brubeck, Chet Baker, John Lewis e il suo Modern Jazz Quartet, a sviluppare musicalmente il concetto di cool, al quale hanno contribuito anche raffinati interpreti vocali quali Billie Holiday e Frank Sinatra, con una sensibilità venata di sottile understatement. Ma il jazz moderno ha a sua volta influenzato la letteratura della beat generation, in particolare l’opera di Jack Kerouac (ispirata da Charlie Parker), il cui ampio lascito risulta ancor oggi imprescindibile.

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Sull'autore

Francesco Meli

Francesco Meli, già Professore Associato di Studi Americani all’Università IULM di Milano e Visiting e Fulbright Scholar presso la Columbia University di New York, ha pubblicato saggi su classici autori quali Melville, Thoreau, Fitzgerald e Steinbeck. Ha introdotto in Italia alcuni dei maggiori scrittori del rinascimento nativo come Momaday, Welch e Ortiz. Si è occupato infine del grande contributo dato dagli italoamericani alla storia musicale degli Stati Uniti pubblicando una biografia culturale di Frank Sinatra.

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