Biopolitica della catastrofe Comunità di sopravvivenza, immaginario della catastrofe climatica e politiche della sicurezza

Biopolitica della catastrofe

Comunità di sopravvivenza, immaginario della catastrofe climatica e politiche della sicurezza

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Il moderno fascino per il disastro è un sintomo del nostro rapporto con il futuro. Analizzando l’immaginario della catastrofe, dalle sue radici culturali e storiche nel Romanticismo, attraverso le narrazioni del cataclisma climatico e della Guerra fredda, fino alla popolarità contemporanea della finzione apocalittica e dei blockbuster sulla fine del mondo, Eva Horn mostra come il fiorire di rappresentazioni di disastri non sia altro che il tentativo di dare un volto alla catastrofe di cui ci sentiamo parte. Considerando le opere di Lord Byron, De-Lillo, McCarthy e film come Independence Day e Io sono leggenda accanto a scenari scientifici e metafore politiche, i tre saggi di cui si compone il volume affrontano gli esperimenti di pensiero catastrofico, la questione della sopravvivenza, le scelte legittimate da stati di eccezione immaginati e le contraddizioni insite nelle misure preventive adottate in nome della sicurezza tecnica o politica.

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Sull'autore

Eva Horn

Eva Horn (Francoforte sul Meno, 1965) ha studiato lingua e letteratura tedesca, letteratura generale, filologia romanza e filosofia a Bielefeld, Costanza e Parigi. Ha insegnato alle università di Costanza e di Francoforte sull’Oder, alla New York University e presso il Dipartimento di germanistica dell’Università di Basilea. Dal 2009 è Professoressa ordinaria all’Istituto di germanistica dell’Università di Vienna.

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