Claude Debussy e l’immaginario pittorico Studio sugli archetipi interartistici nella Globalità dei Linguaggi

Claude Debussy e l’immaginario pittorico

Studio sugli archetipi interartistici nella Globalità dei Linguaggi

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Carezzevoli, oscillanti, avvolgenti, sfuggenti o vibranti... Una pagina musicale di Debussy e una tela di Monet evocano a volte esperienze simili, che il fruitore è in grado di descrivere attraverso metafore di movimenti corporei, gesti e posture. Questo libro propone un approccio omologico, con un cambiamento di prospettiva nell’analisi interartistica: il punto di partenza non è il contatto fra i contesti produttivi o fra le strutture interne delle opere, ma l’accostamento ricettivo, cioè una comune esperienza corporea di ascoltatori e osservatori. Si offre qui un contributo a una semiotica psicofisiologica delle arti, con ampi riferimenti alle teorie della Globalità dei Linguaggi, disciplina intenta a studiare le memorie ancestrali del corpo per scoprire il senso profondo dei comportamenti umani. Il volume è corredato da una prefazione di Nicola Cisternino e una postfazione di Stefania Guerra Lisi.

Book details

About the author

Francesco Spampinato

Francesco Spampinato, dottore di ricerca in Musicologia, dopo avere insegnato Storia della musica e Semiotica musicale in vari conservatori italiani e all’Università di Aix-en-Provence, è attualmente ricercatore associato all’Università di Strasburgo e collaboratore del Centro “Globalità dei Linguaggi” di Roma. Ha organizzato vari convegni musicologici in Italia e in Francia e ha pubblicato diverse monografie sull’immaginario musicale, fra cui Musica a pelle (Mimesis, 2019).

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