Mihail Sebastian
Mihail Sebastian, all’anagrafe Iosif Mendel Hechter, nacque da una famiglia ebraica di Brăila nel 1907. Giunto a Bucarest per gli studi di giurisprudenza, prese parte alla vita culturale cittadina. Le sue principali opere letterarie risalgono al periodo interbellico: Frammenti da un taccuino ritrovato (1932) Donne (1932), La città delle acacie (1935) e L’incidente (1940). Durante il regime del maresciallo Antonescu, Sebastian fu costretto a ricorrere a uno pseudonimo per continuare a scrivere, eludendo così le dure leggi antiebraiche. Il romanzo Da duemila anni (1934) cattura magistralmente il dilagare dell’antisemitismo nella Romania degli anni Venti. Ancora inedito in italiano è il suo Diario (1935-1944). Al termine della seconda guerra mondiale tornerà a insegnare presso l’università di Bucarest, ma nel 1945 – per una triste ironia della sorte – morirà in un incidente stradale, mentre aspettava il tram per recarsi a lezione.