
Psicofarmaci: la fiducia tradita
Risvegliarsi dopo dieci anni di pessime cure mediche
Renée A. Schuls-Jacobson
Quando un medico assicura a Renée Schuls-Jacobson di avere la soluzione ideale per la sua insonnia, lei gli dà piena fiducia. Per sette anni assume il clonazepam esattamente come le viene prescritto, fino al giorno in cui scopre che la sua fiducia è stata tradita: l’uso a lungo termine delle benzodiazepine produce dei cambiamenti profondi delle funzioni cerebrali, che ne rendono drammatica la sospensione. Questo danno cerebrale non è abitualmente riconosciuto e considerato possibile dai medici. Per questo Renée inizia un lungo viaggio alla ricerca di nuove forme di aiuto alternative a quelle offerte in campo medico. Renée Schuls-Jacobson ci chiarisce quali siano i costi dell’adesione passiva alle proposte di trattamento con psicofarmaci e ci porta con sé nella scoperta dei risvolti più orribili della sindrome da sospensione.
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Italian -
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About the author
Renée A. Schuls-Jacobson
Renée A. Schuls-Jacobson si è laureata all’Università di Buffalo, nel 1992. Otto anni dopo essere uscita dal danno iatrogeno da clonazepam, si considera guarita. Attualmente è un’artista indipendente, che vive e lavora a Rochester, con una produzione esposta e venduta a livello internazionale. La sua esperienza personale l’ha convinta a diventare un “Peer Advocate”, cioè un esperto per esperienza, che offre supporto a chi affronta una sindrome da sospensione, da benzodiazepine e antidepressivi.