Questo volume si propone di analizzare la rappresentazione dello spazio e del deserto nel cinema di Pasolini, soprattutto in Edipo re, Teorema, Porcile e Medea. In questi tre film assistiamo a una vera e propria opposizione di spazi: da una parte il deserto “primitivo” e “barbarico”, connotato da colori accesi e corporei, lande brulle in cui si muovono personaggi dalla connotazione demonica; dall’altra, invece, interni di case e palazzi nei quali vive e si muove la classe borghese oppure esterni connotati da colori cerei e freddi, tratteggiati in lucide e rigide geometrie.
L’opposizione fra questi due tipi di spazio si trasforma in opposizione fra culture e società diverse: quella popolare e sottoproletaria e quella di ascendenza borghese. Questo confl itto e questa dialettica fra spazi verranno sondati in profondità tentando anche di rivestire di senso nuovo le immagini del cinema pasoliniano, rilevando in esse, da un lato, una forza e una potenzialità ctonie e “magmatiche” e, dall’altro, la capacità di rappresentare la realtà con tinte ceree e distaccate, fredde e allucinatorie.
Book details
-
Publisher
-
Language
Italian -
Publication date
-
Collection
About the author
Paolo Lago
Paolo Lago è dottore di ricerca in Letterature Straniere e Scienze della letteratura all’Università di Verona e in Scienze linguistiche, filologiche e letterarie all’Università di Padova. Fra le sue monografie ricordiamo: L’ombra corsara di Menippo. La linea culturale menippea, fra letteratura e cinema, da Pasolini a Arbasino e Fellini (2007), La nave, lo spazio e l’Altro. L’eterotopia della nave nella letteratura e nel cinema (2016), Il vampiro, il mostro, il folle. Tre incontri con l’Altro in Herzog, Lynch, Tarkovskij (2019). Ha pubblicato le raccolte di poesie I pirati del sud (2018) e La rosa di Pola (2019). All’opera di Pasolini ha già dedicato numerosi saggi e fa parte della redazione della rivista internazionale “Studi pasoliniani”.