La voce dell’altra Scritture ibride tra femminismo e postcoloniale

La voce dell’altra

Scritture ibride tra femminismo e postcoloniale

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La voce dell’altra ha rinnovato i linguaggi della scrittura femminile, valicando i confini tra discipline, muovendosi tra lingue e culture diverse, dando voce al corpo secondo un’estetica del discontinuo, dell’asimmetrico, capovolgendo i canoni del bello e del brutto, corteggiando l’eccesso e la mostruosità, tra innesti, metamorfosi e contaminazioni. Partendo dal pensiero femminista, l’autrice esplora la scrittura delle rappresentanti di una diaspora etnica, culturale e identitaria del mondo anglofono e francofono, nelle loro diramazioni multiple, senza trascurare chi scrive nella nostra. Le protagoniste di queste pagine sono le testimoni di oppressioni e discriminazioni, di scontri tra mondi diversi, di resistenza e rivoluzione, di tortura e martirio. Le voci dell’esilio e della fuga, del viaggio e del nomadismo, della dislocazione e della diversità occupano in queste pagine uno spazio controverso e ambivalente: espressione di spaesamento, di divisione e dolore, ma anche di nuove possibilità di vita e inaspettati scenari critici.

Book details

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    Italian
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About the author

Lidia Curti

Lidia Curti è critica femminista e professore onoraria di letteratura inglese all’Università di Napoli “L’Orientale”. Tra i suoi volumi, Female stories, female bodies (1998) e la cura di Amleto e i suoi fantasmi (1994), The Postcolonial Question (1996, con Iain Chambers), La nuova Shahrazad (2004) e Shakespeare in India (2010). Ha recentemente pubblicato saggi sulla letteratura diasporica femminile, la migrazione nelle pratiche artistiche e gli sviluppi teorici del pensiero femminista contemporaneo.

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