La Vergine senza età e altri studi di antropologia si compone di quattro sezioni, ciascuna delle quali esplora temi emblematici del discorso sull’uomo. Si va dal corpo e i suoi fluidi alla regola della proibizione dell’incesto, dalle contaminazioni identitarie che da sempre definiscono il rapporto tra noi e gli altri ad alcune delle figure che hanno marcato la storia della disciplina: Giuseppe Pitrè, Claude Lévi-Strauss, Lucien Sebag, Françoise Héritier, Philippe Descola. Elemento unificante dei 20 saggi di questo volume è il concetto di “manipolazione simbolica”, cioè l’idea che la realtà entro cui gli uomini conducono la loro esistenza necessita, per potersi riprodurre, di particolari dispositivi culturali che gli stessi uomini hanno elaborato sin dalla loro apparizione nel mondo. L’uomo è fatto di simboli, produce e consuma simboli. Salvatore D’Onofrio sviluppa così la riflessione avviata da Lévi-Strauss negli anni Cinquanta attraverso la nozione di “efficacia simbolica”. Ne risulta una comprensione nuova e sistematica del modo in cui le società umane intervengono per regolare il rapporto tra i sessi e le generazioni, oltre che l’interscambio con le potenze divine e la natura.
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Italian -
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About the author
Salvatore D’Onofrio
Salvatore D’Onofrio è professore all’Università di Palermo, docente all’École des hautes études en sciences sociales e membro del Laboratoire d’anthropologie sociale del Collège de France, dove coordina i Cahiers d’anthropologie sociale e l’équipe “Archives du Nouvel An à Paris”. Tra le sue ultime pubblicazioni: Le Sauvage et son double (2011), Les Fluides d’Aristote (2014), Le Matin des dieux (2018) e Le parentele spirituali (2018). Ha coordinato la pubblicazione di due libri di Françoise Héritier: Une Pensée en mouvement (2009) e Sida, un défi anthropologique (2013). Ha diretto, con Emmanuel Terray, il Cahier de L’Herne Françoise Héritier (2018).