La fine degli spiriti La natura come indagine filosofica del Sé

La fine degli spiriti

La natura come indagine filosofica del Sé

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Il saggio sostiene una tesi provocatoria: l’educazione ambientale è una distrazione. Siamo assillati da un piano educativo che non smette di richiamarci alla responsabilità: consumare meno, differenziare i rifiuti, agire in modo sostenibile, evitare gli sprechi. Ciò è condivisibile quanto necessario. Ma rischia di spostare l’attenzione su elementi secondari. In tal senso, l’educazione ambientale è una “distrazione” se intesa come invito a quei gesti quotidiani che sono lodevoli (si pensi alla raccolta differenziata) ma che non toccano il cuore della questione ecologica. Il problema, infatti, è più vasto e richiede un’azione più ampia. Imputare il degrado della Natura a una generica collettività (l’uomo, il genere umano) confonde i termini della contrapposizione che invece è in atto: da una parte le lobby e le oligarchie volte a un profitto senza scrupoli, dall’altra i cittadini sempre più stremati, alienati, lontani da sé. In questa prospettiva, le persone passano dal ruolo di colpevoli dell’inquinamento a quello di parte lesa: vittime di processi che le privano di una “Natura” integra e di sé stesse. Nella perdita della Natura, infatti, gli individui smarriscono parte della propria dimensione intima; perdono quel contatto con il proprio Sé che Eraclito cercava nel “nascondimento della Natura”, che Thoreau trovò tra i boschi di Walden, che Jung avrebbe chiamato “individuazione”, e che Davi Kopenawa – sciamano yanomami – fa coincidere con gli spiriti che popolano le notti stellate del cielo amazzonico. La questione ecologica diviene allora il bisogno di un ritorno al proprio Sé più autentico, a una maniera diversa di intendere se stessi e la vita; una diversità lungo la quale si consuma tutta la contrapposizione – spirituale, politica e filosofica – tra le multiformi componenti sociali che abitano l’epoca contemporanea.

Book details

About the author

Emanuele Coco

Emanuele Coco, filosofo e biologo, è professore associato di Storia della filosofia presso l’Università di Catania ed è Membre associé della EHESS di Parigi. Tra i suoi libri: Egoisti, malvagi e generosi (2008), Il circo elettrico delle Sirene (2012), Dal Cosmo al mare (2018). Per il teatro: Consigli pratici per evoluzionisti spaesati (con Elio e le Storie Tese, Leo Gullotta e Francesco Bearzatti, produzione Hukapan) ed Escamotages magici per tempi angusti (spettacolo radiofonico prodotto dal Teatro Stabile di Catania). Suoi articoli sono usciti su “Micromega”, “Il Sole 24 Ore”, “La Sicilia”, “Ligabue Magazine”, “L’Unità” e “Doppiozero”.

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