Insularità Una metafora per l’opera d’arte

Insularità

Una metafora per l’opera d’arte

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A partire dai primi anni del XX secolo, anzitutto in area germanofona e poi in Italia e in altri contesti, all’interno delle concezioni che hanno insistito sull’autonomia come carattere distintivo dell’arte, si è fatto ricorso a più riprese alla metafora dell’insularità. Le particolarità di un’isola – l’essere separata dalle altre terre e “incorniciata” dal mare, l’avere contorni ben definiti, il distinguersi per particolari elementi autoctoni – sono state adattate all’opera d’arte per rivendicarne l’autosufficienza semantica e la conseguente esigenza di essere compresa e interpretata secondo principi a essa immanenti. Di qui l’impiego di vocaboli quali il tedesco Inselhaftigkeit e il suo corrispettivo italiano “insularità”. Alla storia di questi termini in ambito estetico e storico-artistico, che coinvolge personalità come Simmel, Lukács, Dessoir, Ortega y Gasset, Schlosser, Croce, Betti, Pareyson e altri studiosi, sono dedicate le pagine di questo volumetto.

Book details

About the author

Luca Vargiu

Luca Vargiu insegna Estetica nell’Università degli Studi di Cagliari. È membro del Comitato Scientifico dell’ISEB (Istituto “Emilio Betti” di Scienza e Teoria del Diritto nella storia e nella società) e socio della SIE (Società Italiana d’Estetica) e dell’ESA (European Society for Aesthetics). I suoi interessi di ricerca comprendono le teorie medievali e contemporanee dell’immagine, la riflessione teorica sulla storia dell’arte, i rapporti tra estetica ed ermeneutica, la filosofia del paesaggio.

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