Per Spong “il cristianesimo non è semplicemente fede ricevuta, ma una fede che cresce costantemente nell’interazione con il mondo; egli evidenzia come sia possibile fare della fede una forza contro l’ingiustizia e la mancanza di compassione nella nostra società moderna” (Karen Armstrong, autrice di Storia di Dio). Cinquecento anni dopo la Riforma del 1517, il cristianesimo è di nuovo in crisi. Non essendosi adattato ai progressi del nostro pensiero e delle nostre prospettive spirituali, si è aggrappato a concetti superati e ha difeso tenacemente dogmi formatisi prima dei grandi avanzamenti nel pensiero umano, di cui siamo testimoni. Per il vescovo Spong, esponente di una nuova interpretazione del cristianesimo, i credo sono diventati semplicemente non credibili. In questo suo ultimo libro, forse il più importante di tutta la sua riflessione teologica, Spong commenta ampiamente le sue “dodici tesi”: un coraggioso e meritorio tentativo di portare le conoscenze accademiche attuali sui punti cruciali della Bibbia e del cristianesimo ecclesiastico ai cristiani che siedono nelle panche delle chiese e, più ancora, a quelli che se ne sono allontanati.
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Italian -
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About the author
John Shelby Spong
John Shelby Spong è stato vescovo episcopaliano di Newark, nel New Jersey, dal 1976 al 2000. Nella sua attività di teologo, ha tenuto conferenze in più di cinquecento università e istituti teologici di tutto il mondo. I suoi libri, che hanno superato il milione di copie in ambiente anglosassone, vantano inoltre numerose traduzioni italiane: Gesù per i non-religiosi (2012), Il quarto Vangelo (2013), Vita eterna. Una nuova visione (2017), Perché il cristianesimo deve cambiare o morire (2019). Spong risiede, con la moglie Christine Barney, a Richmond, in Virginia.