L’estinzione del marxismo ha lasciato un vuoto nella cultura civile e politica internazionale e italiana. Occorre, da un lato, comprendere i limiti della filosofia e dell’ideologia di Marx e dei suoi seguaci. Dall’altro, occorre colmare quel vuoto. Non si tratta di un terreno agevole per chi opera nel nome della tolleranza, del pluralismo e della equilibrata convergenza della sfera economica e di quella morale. In un’epoca segnata dalla fragilità delle istituzioni, dalla lotta fra i poteri e dall’inquietudine delle masse, ciò che manca alla cultura liberale democratica è l’apertura sentimentale, la vocazione eroica, l’etica dei valori che la facciano intervenire, oltre che sul piano delle regole e delle funzioni, anche su quello delle sfide, dell’esempio e della leale competizione.
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Italian -
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Giulio de Martino
Giulio de Martino è nato a Napoli e risiede a Roma. Professore di storia e filosofia, ha insegnato a contratto in varie università didattica della storia. Con interessi sia storici che filosofici ha curato le edizioni dei testi di Gian Vincenzo Gravina, Scipione Maffei, Pietro Giannone, Alexander Pope, Vincenzo Russo, Mariano D’Ayala, Giosuè Carducci, Giustino Fortunato. Svolge attività di pubblicista e di critico su quotidiani e periodici. Tra i suoi libri: Da Napoli a Port Arthur. Il viaggio intorno al mondo dell’incrociatore R.N. Calabria (1909-1912), 2011; Storia di una famiglia reale. I primi ministri, in: AA.VV., I Borbone di Napoli, 2010; La mente storica. Orientamenti per la didattica geo-storico- sociale, 2005; La polveriera d’Italia. Le origini del socialismo anarchico nel Regno di Napoli 1799-1877 (con Vincenza Simeoli), 2004; L’identità incompiuta, in: AA.VV., L’identità meridionale, vol. 3, 2002; Muratori filosofo. Coscienza storica e ragione filosofica in Lodovico Antonio Muratori, 1996; L’Illuminismo meridionale, 1995; L’Università di Magistero, in: AA.VV., L’Istituto universitario Suor Orsola Benincasa. Un secolo di cultura a Napoli, 1995.