Percorsi schmittiani Studi di storia costituzionale

Percorsi schmittiani

Studi di storia costituzionale

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La produzione scientifica di Carl Schmitt si estende per oltre un sessantennio e abbraccia molteplici ambiti della scienza giuridica, dal diritto penale delle prime prove al diritto pubblico e costituzionale, al diritto internazionale, alla filosofia del diritto. Oltre a ciò, Schmitt si è interessato in modo non episodico e non superficiale di teoria della letteratura: basti ricordare a questo proposito la sua precoce attenzione per un poeta come Theodor Däubler o lo studio appassionato di Shakespeare che ha dato luogo a un saggio specifico, Amleto o Ecuba; o, ancora, la predilezione per Melville e per uno dei suoi personaggi più complessi, Benito Cereno. Se a questo si aggiunge il carattere della produzione schmittiana, certo articolata in monografie di taglio accademico, ma spesso affidata a saggi tanto brevi quanto efficaci e all’uso felice di formule che sono divenute quasi proverbiali – ad esempio “Sovrano è chi decide sullo stato d’eccezione” –, si capirà perché la via della ricostruzione complessiva non è forse quella che rende al meglio giustizia alla complessità – e, per molti versi, alla contraddittorietà – della sua opera. L’intento perseguito in questo volume, dunque, è quello dell’attraversamento della molteplice e multiforme produzione di Carl Schmitt, rinunciando programmaticamente a ogni pretesa sintetica. Si è inteso piuttosto evidenziarne alcuni caratteri significativi, analizzarne alcuni passaggi concettualmente cruciali, anche attraverso il riferimento a opere meno note e citate nella letteratura secondaria, nella convinzione che riflettere oggi su Carl Schmitt, più che suggerire delle soluzioni, può aiutare a decifrare meglio alcuni dei problemi cui ci troviamo dinanzi.

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About the author

Antonino Scalone

Antonino Scalone insegna Storia del diritto pubblico e Trasformazioni del Welfare State e diritti sociali presso l’Università degli Studi di Padova. Nel medesimo Ateneo fa parte del collegio docenti del Dottorato in Filosofia. Fra i suoi lavori: Rappresentanza politica e rappresentanza degli interessi (1996); Una battaglia contro gli spettri. Diritto e politica nella Reine Rechtslehre di Hans Kelsen (1905-1934) (2008); L’ordine precario. Unità politica e pluralità nella Staatslehre novecentesca da Carl Schmitt a Joseph H. Kaiser (2011); Stato, scienza e società in Hans Kelsen. Su alcune antinomie della dottrina pura del diritto (2016). Ha curato l’edizione italiana di scritti di A. Hold-Ferneck, H. Kelsen, O. Kirchheimer, G. Leibholz.

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