Ora e sempre No Tav Pratiche e identità del movimento valsusino contro l’Alta Velocità

Ora e sempre No Tav

Pratiche e identità del movimento valsusino contro l’Alta Velocità

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Condannata in primo grado a due mesi di carcere per “concorso morale in violenza aggravata e occupazione di terreni” a causa di una tesi di laurea specialistica. Ha destato grande scalpore la sentenza emessa nel giugno 2016 dalla Procura di Torino nei confronti di Roberta Chiroli, studentessa della Ca’ Foscari, colpevole di aver seguito sul campo le proteste del movimento No Tav per scopi di ricerca. Quel “noi” con il quale Roberta racconta la storia e la crescita della contestazione in Val di Susa, viene utilizzato dai pm come una delle prove di partecipazione morale ai disordini avvenuti nel giugno 2013, aggiungendo un nuovo capitolo al dibattito che chiama in causa libertà di espressione, diritto di cronaca e salvaguardia dell’ordine pubblico.

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