
Viviamo in una congiuntura che privilegia, in apparenza, la bulimia del senso. Siamo risucchiati da ipertestualità, intertestualità, eccedenze, escrescenze, ipertrofie: dalla saturazione mediale alla fascinazione dei big data, dalla dispersione della reticolarità all’eterno ritorno escheriano del gaming.
La moltiplicazione per eccesso produce desemantizzazione: categoria difficile, scivolosa, solo apparentemente inspiegabile.
Questo libro mette invece in evidenza l’attualità, talora drammatica talora eccitante, di almeno due modalità di negazione del senso: da un lato, l’insignificanza che enuncia la mancanza, più o meno colpevole, più o meno inconsapevole, di significato riconoscibile. E, dall’altro, l’insensatezza, che annuncia l’epifania di quanto manifesta la rivendicazione dell’accidente come dello svuotamento, dell’assurdo come della gratuità.Book details
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Publisher
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Language
Italian -
Publication date
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Page count
126 -
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About the author
Giulia Ceriani
Giulia Ceriani, semiologa, dottore in Scienze del Linguaggio presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, è professore associato all’Università di Bergamo, dove insegna Strategie Pubblicitarie, Comunicazione d’Impresa e Semiotica della Moda. Tra i principali interessi di ricerca: i meccanismi semiotici della comunicazione di consumo, i fondamenti ritmici della rappresentazione, l’analisi delle tendenze, gli scenari di anticipazione e la moda come campo dell’innovazione. È presidente di Baba, istituto di ricerche di mercato e consulenza strategica, che ha fondato nel 2001, e giornalista pubblicista. Tra le pubblicazioni più recenti: Il senso del ritmo (2003, 20192), Cavalli al galoppo e pomodori (2018).