Il ritmo dell’immanenza

Il ritmo dell’immanenza

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Rimasto ai margini del dibattito filosofico novecentesco, Louis Weber appare oggi come un pensatore di inusitata radicalità. La sua prospettiva, divisa significativamente tra un versante metafisico – il positivismo assoluto del suo libro del 1903 – e uno tecnico-antropologico, indagato alla luce di un’ipotesi schiettamente antipositivista, offre una serie di strumenti utili a comprendere anche il nostro tempo e la sua tendenza a trasferire parte delle prerogative cognitive umane ai dispositivi digitali. La sua filosofia della riflessione, dell’idea e del giudizio da un lato e la sua indagine sul ritmo del progresso dall’altro rappresentano un brillante tentativo di ricucire la scissione tra teoria e prassi che da sempre costituisce uno dei principali problemi affrontati dalla filosofia occidentale, se non il principale. Attraverso una selezione dei suoi saggi migliori, il lettore potrà così riscoprire un pensiero che all’idealismo logico associa il pragmatismo radicale e all’attenzione per il divenire incessante delle idee scientifiche fa corrispondere una concezione della filosofia come impresa dialettica transgenerazionale, progressiva e sostanzialmente infinita. La presente antologia rappresenta un’anteprima assoluta in Italia.

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About the author

Louis Weber

Louis Weber (1866-1949), filosofo francese, matematico di formazione, è stato uno dei fondatori della celebre “Revue de Métaphysique et de Morale”. Autore di due importanti libri, Vers le positivisme absolu par l’idéalisme (1903) e Le rythme du progrès (1913), ha animato il dibattito filosofico d’Oltralpe di inizio Novecento con un contribuito al contempo metafisico e antropologico, entrando in dialogo con pensatori come Henri Bergson, Léon Brunschvicg e Marcel Mauss. La sua opera si compone inoltre di una cospicua produzione saggistica sui temi più disparati dell’epistemologia e della morale, della biofilosofia e della tecnologia.

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