Le opere di Caproni, Sereni, Roversi, Bufalino, Scotellaro, Giudici, Fortini, Cattafi, Pusterla, Inglese e Mesa attraversano tutto il Novecento fino a oggi. Sono opere distinte, incomparabili e differenziate l’una dall’altra, ma che vanno a costruire, come testimonia questo volume, una costellazione dai tratti omogenei sul piano della forma, del contenuto e del potenziale sociale e antropologico che racchiudono – nelle modalità enunciative, nelle soluzioni sintattiche, nelle effrazioni, in varia misura, del paradigma o del “patto” lirico –, come “intertesti sincronici” che è compito della critica mettere a fuoco e valorizzare. Seguendo la via della scarnificazione lirica, i testi qui esaminati espongono – per frammenti più o meno geometrici, per enigmi più o meno materici o informali – la dislocazione dell’io lirico e l’ostensione che ne deriva di tracce organiche e inorganiche, di oggetti, lingue e soggetti di storia marginali, liminari, infraordinari, rimossi, non egemonici.
Book details
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Publisher
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Language
Italian -
Publication date
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Page count
192 -
Collection
About the author
Fabio Moliterni
Fabio Moliterni insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università del Salento. È direttore del Centro di ricerca PeNs – Poesia contemporanea e Nuove Scritture (www.centropens.eu). Tra le sue pubblicazioni: Sciascia moderno (2017), Una contesa che dura (2021) e Finzioni meridionali (2024).

